Molte clienti che mi raccontano le loro esperienze di maternità, accusano come problema principale quello di non riconoscersi più dopo questa esperienza ed affrontano con difficoltà il momento in cui rientrano al lavoro con l’aspettativa di avere NUOVE POSSIBILITA’ per REALIZZARSI PROFESSIONALMENTE.
Avere un figlio significa stravolgere la propria vita con qualcosa di bello ma del tutto imponderabile: nessuna può minimamente immaginare la portata di un tale uragano di emozioni e sfide prima di viverlo in prima persona!
Nell’articolo di oggi troverai le esperienze delle donne che ho aiutato a ritrovarsi dopo la maternità, nel rientro al lavoro e nella realizzazione professionale: potrai rispecchiarti nelle loro paure e difficoltà e comprendere le strategie da mettere in atto per costruire una “te stessa” rinnovata ed energica, in cui riconoscerti di nuovo.
Sommario
- Ritrovare se stesse per realizzarsi dopo la maternità
- Vivere la maternità con maggiore serenità e tornare al lavoro con consapevolezza
- Come realizzarsi creando sinergia tra la dimensione familiare e le proprie aspirazioni
Ritrovare se stesse per realizzarsi dopo la maternità
Nel turbinìo degli eventi delle neo-mamme con cui lavoro, le sensazioni che ricorrono sono:
- non avere tempo per prendersi cura di sé, sentirsi sempre in disordine senza avere il tempo per farsi una semplice doccia;
- non avere più sé stessa come centro di riferimento e sentire che l’ordine delle priorità è dettato dal proprio bimbo;
- trovarsi in difficoltà nel vivere emozioni contrastanti: l’amore smisurato per la nuova creatura fa a pugni con le passioni di sempre;
- faticare a riequilibrare il rapporto con il partner, ugualmente scosso dalla nuova situazione;
- sentirsi in colpa per non essere del tutto efficienti al lavoro, e allo stesso tempo madri terribilmente imperfette;
- …e potrei continuare.
Per darti un’idea di come in questi casi aiuto le donne a ritrovarsi, voglio raccontarti la storia di G.
G. non ha cercato il mio aiuto per rapportarsi meglio con i suoi bimbi o per essere una madre migliore, ma per tornare a dedicare del tempo a sé stessa.
Era una giovane mamma di 34 anni con una meravigliosa bimba di 4 anni ed un maschietto di 2. La decisione di avere un figlio l’ha portata inizialmente a lasciare un lavoro che amava, in accordo con suo marito, per dedicarsi completamente alla famiglia.
Il primo svezzamento è stato un’esperienza intensa, a cui ha dedicato anima e corpo, prosciugando di fatto ogni suo momento libero, ogni spazio di autonomia. In una casa enorme e meravigliosa che è diventata la sua campana di vetro G. ha passato due anni di isolamento, senza supporto, lontana dalla sua famiglia di origine, con un marito in carriera sempre lontano da lei.
Poi il secondo figlio e un’immersione ancora più totale in un ruolo di mamma che in cuor suo non sentiva per nulla in linea con le proprie aspirazioni. L’isolamento si faceva sempre più accentuato e con esso la confusione rispetto alle scelte passate, alla capacità di compierne altre, alla paura per un futuro senza una prospettiva personale.
Qualcosa è cambiato da quando G. ha cominciato a cercare in rete informazioni sul coaching per mamme e su come uscire dalla sua prigione dorata… Finché si è imbattuta sul mio blog che ha cominciato a seguire con interesse: ogni articolo era una ventata di freschezza che la faceva sentire capace di riprendersi dal torpore della sua routine da “sempre-solo-mamma”.
La casualità, il bisogno di evadere, la forza di riconoscere il proprio malessere, la consapevolezza delle scelte, degli errori, delle proprie aspirazioni e poi il coraggio di mettere tutto questo in un unico fagotto e di portarlo con sé alla call informativa in cui ci siamo conosciute.
Quel giorno mi ha chiesto di guidarla nel suo viaggio di rinascita: aveva un disperato bisogno di andare oltre l’essere “soltanto” una mamma e di ritornare a vivere anzitutto come G., sperimentando una nuova versione di sé stessa in cui l’avere un figlio e il conseguente ruolo di madre fosse una delle tante interpretazioni di quella vita che era nuovamente pronta a godersi in tutte le sue sfumature.
Quel primo incontro è stato l’inizio di un Percorso grazie a cui G. ha scoperto con grande gioia che, sentendosi finalmente riallineata ed in pace, le energie ritrovate per sé hanno reso ancor più felici anche i suoi figli ed il compagno.
3MesiXSvoltare
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Vivere la maternità con maggior serenità e tornare al lavoro con consapevolezza
Era invece la sfida di Anna che, grazie al percorso di team coaching aziendale da me guidato, ha ottenuto anche dei risultati personali importanti, legati ad un nuovo modo di vivere l’attesa della sua seconda piccola.
Durante l’esperienza insieme
- ha maturato una nuova consapevolezza del suo valore professionale,
- aumentato la capacità di essere proattiva al lavoro,
- sviluppato la serenità necessaria per poter vivere l’imminente pausa dall’ufficio come un momento da dedicare alla famiglia, consapevole di poter mantenere il suo ruolo nel team e di rientrare dalla maternità ritrovando il proprio posto ed il proprio senso.
Oltre la conciliazione: come realizzarsi creando sinergia tra la dimensione familiare e le proprie aspirazioni
Parliamo ancora di maternità e realizzazione, ripercorrendo la storia di Alessandra, che ha superato il comune senso di “opposizione” e “impossibilità” che molte provano per trasformarlo in una sinergia nella quale sentirsi pienamente realizzata come donna. Questa sinergia, una volta accolta, è stata la spinta per tornare al lavoro e ai progetti professionali dopo la maternità, senza perdere aspetti importanti della propria realizzazione.
Alessandra è la mamma di Lavinia e Matteo, ma soprattutto una donna determinata e piena di idee e sogni nel cassetto, che dopo le due maternità ha attraversato, come capita a molte, un momento di smarrimento.
Per tante donne è difficile riconoscersi dopo la gravidanza perché una volta diventate madri l’immagine di sé ed il proprio modo di essere e di agire vanno letteralmente in frantumi.
Di seguito trovi l’intervista che Alessandra mi ha rilasciato dopo il Percorso 3MesiXSvoltare e a fondo pagina il video di aggiornamento sui suoi successi che abbiamo girato diversi mesi dopo averlo concluso.
Ciao Alessandra, quando e perché hai deciso di intraprendere il Percorso con me?
Ho iniziato il percorso nel gennaio 2018. Avevo bisogno di lavorare su di me dopo due maternità molto ravvicinate che avevano imposto un cambiamento alla mia vita…
Come ti vedevi prima della maternità e in che cosa non ti sei più ritrovata dopo?
Sono sempre stata una persona ambiziosa, con un percorso chiaro davanti a me e piena di obiettivi, progetti…
L’esperienza di maternità è stata uno stop a tutti quelli che erano i miei programmi. Vivevo male l’illusione che mi ero fatta di poter portare avanti tutto, consapevole del mio potenziale e della mia capacità organizzativa.
Invece la maternità è stata un’esperienza totalizzante, come non me l’aspettavo e sentivo che stavo perdendo il controllo della mia vita, che stavo vivendo tutto passivamente, come trascinata dagli eventi.
…È per questo che hai deciso di rivolgerti ad una life coach?
Sì! Grazie al tuo supporto, alla tua capacità di aiutarmi a fare chiarezza e focalizzare i punti su cui intervenire, in pochi incontri sono riuscita a rimettere ordine alle mie giornate e ai miei progetti e ad tornare ad essere una mamma felice.
Per spiegarlo meglio alle mamme che ci leggono, in che modo il Percorso 3MesiXSvoltare ha migliorato la tua vita da mamma, ma soprattutto da donna a 360°?…Facci qualche esempio.
Sono tornata in possesso del mio tempo e piano piano sono riuscita a portare avanti tutto quello che mi sembrava di aver messo in un cassetto e che avevo paura di non riuscire più a tirar fuori.
In poche settimane ho aperto un blog (Io Mamma blog) con ottimi risultati, ho avuto un colloquio di lavoro molto interessante, ho sfruttato meglio il mio tempo. Mi sono sentita più soddisfatta come donna e questo si è riflesso sul mio essere mamma: ho più energie ed entusiasmo.
Quindi possiamo dire che il coaching ti ha aiutato a cambiare vita!?
Non posso dire di essere tornata alla vita di prima, credo che la maternità ti cambi per sempre. Ma questo percorso mi ha aiutato a riequilibrare ed accettare la nuova me, ridefinendo confini e aspettative tenendo conto dei nuovi impegni.
È stata una conquista: tutto quello a cui mi sembrava di dover rinunciare, se non per sempre almeno per un periodo troppo lungo per quelli che erano i miei programmi, è tornato ad avere uno spazio nella mia vita, rispettando le nuove dinamiche. Dopo la maternità sono riuscita a tornare al lavoro costruendo una mia dimensione professionale in linea con le nuove esigenze familiari.
…Che cosa ti va di condividere rispetto all’esperienza vissuta durante le sessioni?
Tutto quello che ho ottenuto è arrivato attraverso esercizi di cui ammetto di non aver compreso il senso fino in fondo, ma onestamente non importa se poi i risultati arrivano!
Tra l’altro io sono scettica su questo tipo di attività, tendo a cercare sempre e solo dentro di me la forza e le modalità per proseguire. E soprattutto lo faccio in modo razionale.
…Ma tu sei stata l’aiuto che assolutamente ci voleva per non disperdere le mie energie. Hai saputo ridefinire insieme a me la strada più adatta per arrivare esattamente dove ho sempre voluto e mi ci hai condotta con attività a volte apparentemente “leggere” e slegate dai temi che stavamo affrontando!
Ora che hai concluso il percorso credi di aver “risolto” tutti gli aspetti in sospeso della tua vita?
Nel percorso ho scoperto alcuni nodi su cui so di dover lavorare ancora, nodi a cui non davo grande importanza e che invece sono probabilmente degli ostacoli ai quali sarebbe bene destinare un percorso dedicato, per cui credo che ti chiederò di nuovo supporto in futuro. Per il momento però so che è necessario – come tu mi hai consigliato – concentrarmi su quanto abbiamo definito e rinsaldare questa mia nuova dimensione e questi miei nuovi equilibri.
Ma non ho intenzione di lasciare al tempo la soluzione di alcune criticità che ho scoperto grazie al Percorso: è vero che il tempo spesso “sistema le cose” ma se non siamo padroni delle nostre azioni potrebbe sistemarle come va bene agli altri e non come va bene a noi!
…Del resto è proprio ciò che come coach io amo fare: aiutare le donne a riprendere il timone della loro esistenza per condurla verso l’orizzonte che desiderano!
È il momento di darti il permesso di desiderare di più, e di riuscire ad ottenerlo!
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