Veniamo spesso interpellate per portare nelle aziende esperienze di formazione che possano essere realmente significative e questo, di fatto, è ciò che ci piace fare: costruire collaborazioni solide e durevoli nel tempo, mettendo le nostre competenze al servizio dell’evoluzione delle organizzazioni, e soprattutto delle persone che le abitano.
In questo articolo raccontiamo il progetto di formazione ideato in collaborazione con Servizi Confindustria Varese e Studio Ares per Testori S.p.A., che ha scelto di non fermarsi alla certificazione UNI/PdR 125 per la parità di genere, ma di avviare un percorso pluriennale volto a sensibilizzare tutta la popolazione aziendale.
Il percorso affronta temi chiave per le pari opportunità al lavoro come i bias di genere, la prevenzione delle molestie e il linguaggio inclusivo, con un approccio pratico e interattivo. Attraverso sessioni in presenza e online, il progetto ha coinvolto il personale operativo, manager e dirigenti, con lo scopo di generare un impatto concreto sulla consapevolezza delle persone.
Un esempio di come la formazione possa agire come leva di cambiamento culturale nelle organizzazioni, per favorire le pari opportunità di genere (e non solo).
SOMMARIO
- Equità di genere in azienda o pinkwashing?
- La Certificazione UNI/PdR 125 in Testori S.p.A. e il valore della formazione
- Il progetto di formazione Testori S.p.A.: un percorso pluriennale sulle pari opportunità
- Formare sulle pari opportunità: un modello replicabile di investimento sulla cultura inclusiva
Equità di genere in azienda o pinkwashing?
La promozione della parità di genere e la costruzione di una cultura aziendale inclusiva rappresentano sfide fondamentali per la leadership in azienda oggi. I dati dimostrano che le aziende più aperte alla diversità sono più resilienti e capaci di guardare al futuro grazie a business più sostenibili.
Del resto, non è raro trovare, nei contesti organizzativi, iniziative inerenti la cosiddetta “parità di genere” che profumino di pinkwashing (espressione che definisce un uso opportunistico di temi legati alla parità di genere per migliorare la propria immagine o posizionamento sul mercato, senza coerenza con quanto agito nella pratica).
A prescindere dalle circostanze però, crediamo che la formazione sia uno strumento potentissimo, ed ogni volta entriamo in aula con l’idea che se, con il nostro aiuto, anche soltanto qualcuna delle persone presenti riesce ad ottenere un insight, infrangere un suo pregiudizio o raccogliere uno spunto di discussione da condividere a casa o con la sua cerchia, allora abbiamo fatto centro!
La Certificazione UNI/PdR 125 in Testori S.p.A. e il valore della formazione
Lasciare un segno alle persone che ci hanno ascoltate, è ciò che è accaduto durante gli incontri del progetto di formazione che Testori S.p.A., leader mondiale nella filtrazione industriale, ha dedicato alle pari opportunità, a seguito dell’ottenimento della certificazione relativa.
La Certificazione UNI/PdR 125:2022, entrata in vigore nell’estate 2022 grazie a un decreto attuativo, è un riconoscimento formale che, in seguito a un audit dedica, possono conseguire le aziende che adottano pratiche volte a garantire la parità di genere. Testori S.p.A., ha intrapreso un percorso significativo in questa direzione, implementando un Sistema di Gestione per la Parità di Genere conforme alla UNI/PdR 125:2022.
Questo impegno non si esaurisce nell’acquisizione del “bollino” di azienda certificata, ma si concretizza in un progetto formativo pluriennale, volto a sensibilizzare e formare tutto il personale dell’azienda, con l’obiettivo di andare oltre la semplice conformità normativa e costruire una cultura aperta e inclusiva. L’azienda Testori S.p.A. infatti ha scelto di non limitarsi all’ottenimento della certificazione, e di coinvolgere i propri collaboratori, ad ogni livello, in un percorso di evoluzione, per assicurarsi che i principi di equità e inclusione siano realmente integrati nella cultura e nella pratica aziendale.
La formazione è stata identificata come lo strumento chiave per promuovere un cambiamento culturale duraturo, e favorire una maggiore consapevolezza sulle tematiche di genere.

Il progetto di formazione Testori S.p.A.: un percorso pluriennale sulle pari opportunità
Il progetto formativo che, come team, abbiamo proposto a Testori S.p.A. (nostri partner per questa iniziativa sono infatti Servizi Confindustria Varese e Studio Ares) si articola in moduli annuali, ciascuno focalizzato su un aspetto specifico, inerente il tema delle pari opportunità:
• Anno 2024 – Modulo introduttivo: lo scopo di questo primo intervento è stato allineare tutti i livelli aziendali rispetto alla certificazione UNI/PdR 125 in fase di conseguimento e fornire le prime basi di comprensione del tema delle pari opportunità e delle discriminazioni di genere.
• Anno 2025 – Bias di genere: per il secondo anno, il focus è stato sul riconoscimento e la prevenzione dei pregiudizi di genere, e su come questi si manifestino nel contesto lavorativo. I partecipanti hanno ricevuto degli strumenti per mappare i propri meccanismi di pensiero e cominciare a metterli in discussione.
Per il futuro l’idea è di proseguire con altri approfondimenti inerenti le pari opportunità e le tematiche correlate. Abbiamo proposto, ad esempio, un affondo sulle molestie o sulle micro aggressioni, oltre che approfondimenti specifici sulle questioni inerenti il linguaggio ampio, il sessismo nel linguaggio e la comunicazione non violenta, fino ad arrivare al tema più ampio della diversità in azienda.
Accanto a questi moduli più formativi, il progetto ha previsto anche giornate di Team Building dedicate all’Empowerment Femminile, con l’obiettivo di rafforzare la consapevolezza e le competenze trasversali delle collaboratrici. Una prima occasione è stata nel marzo 2024, con il workshop dedicato alla leadership femminile, mentre sono al vaglio altre proposte per iniziative future.

L’esperienza in aula
I corsi sono stati condotti da Cristina Pedretti e Natalia Caragia, che hanno guidato le sessioni sia in presenza che online, adattandosi alle esigenze dei diversi gruppi aziendali.
Il modulo introduttivo ha stimolato la partecipazione attiva dei dipendenti, con discussioni aperte su temi come il concetto di genere, sesso biologico, equità e uguaglianza. Particolarmente coinvolgente è stato il confronto su frasi ricorrenti e luoghi comuni, che ha portato i partecipanti a riflettere sugli stereotipi presenti nel linguaggio quotidiano.
Il modulo sui bias di genere ha approfondito ulteriormente queste tematiche, evidenziando il ciclo del pregiudizio, un meccanismo psicologico e sociale che porta alla formazione e al consolidamento di stereotipi e discriminazioni.
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Uno degli aspetti centrali del percorso formativo è stata la distinzione tra pregiudizio (presupposto mentale) e discriminazione (comportamento agito). Questa distinzione è stata particolarmente rilevante per i partecipanti, che hanno compreso quanto sia importante riconoscere e decostruire i pregiudizi personali, prima che si traducano in azioni discriminatorie nel contesto lavorativo.
È stato introdotto anche il concetto di ciclo del pregiudizio e i partecipanti sono stati accompagnati a comprendere come, a partire dai nostri pensieri e per via dell’educazione e della cultura che abbiamo interiorizzato, ciascuno di noi possa arrivare ad agire comportamenti discriminatori nei confronti degli altri, talvolta senza esserne consapevole.
Per il personale impiegatizio e dirigenziale, le sessioni online hanno favorito la condivisione di esperienze e dubbi attraverso strumenti digitali come le lavagne interattive su Padlet che ha creato un ambiente di apprendimento collaborativo e aperto.

Formare sulle pari opportunità: un modello replicabile di investimento sulla cultura inclusiva
L’esperienza di Testori S.p.A. ci permette di comprendere che l’implementazione di un Sistema di Gestione per la Parità di Genere è solo il punto di partenza, piuttosto che un risultato, e che ogni azienda dovrebbe spingersi oltre la semplice conformità normativa, diventando acceleratore per un cambiamento culturale profondo.

Del resto, le sollecitazioni normative, gli incentivi, i bandi e gli sgravi fiscali che vengono proposti alle imprese, hanno lo scopo di favorire, da parte di queste, l’adozione di progetti e interventi che possano generare un impatto sugli indicatori internazionali inerenti il gender gap.
Si pensi ai dati annualmente aggiornati dal World Economic Forum nel Global Gender Gap report o quelli riportati nel Gender Equality Index dell’EIGE europeo. Purtroppo, dal punto di vista delle opportunità tra uomini e donne, entrambi ci restituiscono una situazione ancora molto sbilanciata, principalmente per quanto riguarda la sfera del potere politico, economico e della partecipazione al mercato del lavoro.
L’origine socio-culturale di queste macro tendenze ci permette di considerare anche le aziende come agenti potenzialmente attivi per impattare su questi numeri e colmare, nel tempo, il differenziale di genere. Le imprese possono infatti interagire in modo sinergico con le politiche internazionali e statali e gli interventi locali, e con l’educazione scolastica su temi di educazione civica e diritti.
Il coinvolgimento dei dipendenti attraverso un approccio formativo strutturato e interattivo è l’elemento-chiave per promuovere una cultura aziendale inclusiva e rispettosa delle diversità. Questa, a sua volta, genera un effetto a catena sulle famiglie e le reti di relazione di ciascun collaboratore, creando un effetto di sistema che potrà, con il passare degli anni, impattare positivamente sugli indicatori dei report nazionali e globali.
L’esperienza che abbiamo condotto in Testori S.p.A. può quindi rappresentare un modello di ispirazione per implementare strategie simili e portare, grazie a queste, una maggior attenzione al tema delle pari opportunità in azienda.
Se sei una persona attiva all’interno del board aziendale e desideri generare un impatto virtuoso sui temi inerenti la DE&I (Diversity, Equity & Inclusion) nella tua organizzazione, contattaci per definire un progetto di comunicazione, sensibilizzazione o formazione su misura.

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