“Cristina, ti chiedo aiuto: non ho obiettivi nella vita…Spesso mi annoio ed inizio una cosa per poi lasciarla a metà e passare ad altro…Non ne sono felice perchè continuo a chiedermi come potrò realizzarmi senza obiettivi!
…E perchè quando ci provo, ogni obiettivo che scelgo dopo un po’ non mi interessa più? Sono sbagliata io o c’è qualcosa che non vedo? Tu puoi aiutarmi?”
Se le tue domande sono simili a queste, l’articolo di oggi fa decisamente per te!
Ti spiegherò come rasserenarti se stai attraversando una fase di incertezza nella tua vita personale e/o professionale e la pianificazione degli obiettivi ti manda in crisi.
SOMMARIO
- È normale non avere obiettivi nella vita, oppure ho qualcosa che non va?
- Cambiare continuamente obiettivo: procrastinazione, confusione o paura del fallimento?
- Perché NON devi insistere nel darti obiettivi che non sono tuoi
- Definire un obiettivo realistico e insieme motivante: verso la tua self-direction
É normale non avere obiettivi nella vita, oppure ho qualcosa che non va?
É la domanda che mi ha posto più volte Clara, all’inizio del nostro percorso 3MesiXSvoltare.
Si sentiva insoddisfatta al lavoro, ma priva di obiettivi stimolanti che potessero aiutarla ad attivarsi nella ricerca di alternative.
Clara adora l’empowerment femminile: prima di contattarmi era iscritta ad una community che frequentava a singhiozzo e seguiva diversi podcast sullo sviluppo personale, che poi faticava a mettere in pratica.
La procrastinazione era l’alibi con cui si manteneva nella sua zona di comfort: spazio tanto stretto quanto comodo dal quale continuava a lamentarsi della sua vita, senza mai davvero mettersi in discussione.
Se come lei ti trovi in un momento di insoddisfazione cronica, ma non sai davvero dove “sbattere la testa”, probabilmente ti manca una visione chiara per il futuro, dalla quale discendono obiettivi specifici e motivanti, che possano permetterti di ottenere risultati concreti, e di sentirti finalmente soddisfatta di te stessa e della tua vita.
Non avere obiettivi nella vita è infatti solo la punta dell’iceberg di una situazione di disorientamento più generalizzata, che coglie le donne con cui lavoro in momenti cruciali della loro evoluzione.
Un primo momento di “crisi da mancanza di obiettivi” avviene in genere appena superati i 30 anni, o attorno a quella soglia.
Se ti trovi in questa fase di evoluzione e sei una donna intraprendente potresti avere già maturato esperienze interessanti di vita e di lavoro, ma non aver ancora chiaro che cosa ti rappresenti al 100% e cosa fare per “trovare il tuo posto nel mondo”.
Un secondo momento di transizione in cui potresti trovarti a chiederti “ma perchè non ho obiettivi nella vita?!” potrebbe essere attorno al giro di boa dei 50 anni.
Ho lavorato con soddisfazione con tante donne che in quel momento cruciale avevano bisogno di essere accompagnate a fare un bilancio della propria vita e carriera, per darsi l’opportunità di immaginare un cambiamento più in linea con il proprio modo di essere e le proprie ambizioni, alle quali non sempre avevano dato spazio in passato.
Ho adorato aiutarle a identificare il loro nuovo obiettivo perché ogni volta questo ha dato loro la possibilità di rifiorire: avere un “sogno dopo il sogno” è un fondamentale elemento di benessere, a qualsiasi età.
Cambiare continuamente obiettivo: procrastinazione, incapacità o confusione?
Non avere obiettivi nella vita o cambiarli continuamente
Se sei abituata a spostare spesso il tuo focus da un obiettivo ad un altro, senza mai raggiungerne nessuno, non è detto che si tratti di indolenza o di una tua incapacità.
Semplicemente potresti non aver esplorato a fondo le tue motivazioni più profonde e i reali bisogni che stanno alla base del tuo desiderio di voler raggiungere gli obiettivi che ti poni, e che sistematicamente continui a cambiare.
É questo che ti sta accadendo?
Allora seguimi, voglio spiegarmi meglio: non ti sto dicendo che tu debba perseguire la strada della “coerenza a tutti i costi”. Io stessa, come forse sai, ho una personalità piuttosto sfaccettata ed un bagaglio di competenze ed interessi variegati.
Se ti riconosci in questa descrizione e desideri approfondire, ho parlato di questo tema in un articolo dedicato al lavoro per multipotenziali.
Quello che voglio aiutarti a comprendere è che anche la varietà ha bisogno di strategia per trasformarsi in risultati concreti!
Non ho obiettivi nella vita: e se invece fosse questione di averne “troppi”?
Se invece raggiungi gli obiettivi prima di passare ad altri, ma ti senti in colpa perché, ciclicamente, ti annoi di quello che fai fino ad arrivare alla nausea, dopo averci buttato anima e corpo, tranquilla: blocca per un momento il giudizio che hai di te stessa e prosegui la lettura.
Ti racconto come ho risolto questa dinamica in modo funzionale per me, affinché ti sia di ispirazione per trovare il tuo personale equilibrio.
Guardando con distacco a me stessa, nei vari momenti della mia vita, mi sono accorta che in diverse occasioni mi è capitato che qualcosa in cui mi sono immersa con totale dedizione, assorbimento ed entusiasmo, ad un certo punto non mi interessasse più.
Come se non mi appartenesse e fino anche a provare quasi una sorta di repulsione.
Mi è successo con la lettura da bambina, poi con l’arte. Durante gli anni del Liceo Artistico al piacere delle letture si è sostituito lo studio “matto e disperatissimo” dei testi scolastici e l’impegno di sere, pomeriggi e weekend per elaborare i progetti artistici che mi venivano assegnati.L’amore per l’arte continuava a perdurare ed anche la scelta dell’università ha assecondato questa passione.
Finché, ad un certo punto, terminato il ciclo di studi storico-artistici, cominciavo a sentire dentro di me che le occasioni in cui mi dedicavo alla visita di musei, mostre o monumenti, erano per lo più date dal voler essere coerente a tutti i costi con il mio percorso di studi, che non da un interesse reale, che ormai si era spento dentro di me.
In quegli anni ho cominciato a frequentare con regolarità una palestra e curare con particolare attenzione e costanza il mio allenamento e la mia alimentazione. Erano diventati la mia nuova priorità, tanto da organizzare le giornate in base alle routine di allenamento.Ma anche in questo caso il mio interesse è andato scemando, di pari passo al maturare di una particolare passione per i miei obiettivi professionali.
Dalla curiosità per l’applicazione delle tecnologie in aula al diventare coordinatrice di progetti di innovazione didattica su larga scala e formatrice di docenti, il passo è stato breve.Nel frattempo ho cominciato ad affiancare alla formazione sulle ICT percorsi di sviluppo personale, fino ad arrivare a specializzarmi come coach.
Ho quindi lasciato la scuola in cui per qualche anno sono stata responsabile di sede e referente per gli inserimenti professionali dei ragazzi in apprendistato, per dare spazio alle attività a supporto delle donne che avevo cominciato a svolgere online. L’entusiasmo per l’empowerment femminile cresceva e mi sono costruita una libera professione in cui finalmente poter fare sintesi delle mie variegate esperienze, mettendole a frutto secondo la mia personale scala di valori e lo stile di vita che desideravo raggiungere.
…Curiosamente in questo periodo mi trovo a supportare diverse donne che vivono in modo conflittuale la loro poliedricità.
Questo accade perché siamo in un mondo che privilegia le “scelte definitive” la “coerenza a tutti i costi” e che fatica a tollerare coloro che non sono direttamente inquadrabili in una etichetta professionale o personale.
Ecco quindi che una controller industriale potrebbe sentirsi a disagio con sé stessa per la sua passione legata alle pratiche esoteriche ed è lo stesso motivo per cui una giovane donna di talento può arrivare a sentirsi “inconcludente e sbagliata” nel desiderare una vita diversa da ciò che gli altri si aspettano da lei…
Ma ti assicuro che passare dal senso di colpa al sentirsi perfettamente bene nella propria singolarità è possibile.
Lo è stato per me, sta accadendo per loro, e può accadere anche a te, se ti concedi il diritto di essere speciale.
Perché NON devi insistere nel darti obiettivi che non sono tuoi
Poco fa ti ho spiegato che molti dei nostri blocchi di fronte al realizzare la vita che vorremmo derivano dal desiderio di compiacere le aspettative degli altri, specie delle persone che ci sono vicine: compagni, genitori, amiche ecc
Il fatto che tu non raggiunga i tuoi obiettivi o che tu abbia l’impressione di non avere obiettivi nella vita è infatti direttamente collegato agli auto-sabotaggi che inconsapevolmente metti in atto quando avverti un conflitto interno a te stessa a livello valoriale o di bisogni profondi.
Ti faccio un esempio: vorresti lasciare il tuo lavoro da impiegata per lanciare un progetto professionale indipendente, ma temi che questo possa compromettere il rapporto con il tuo compagno.
Dal momento che una relazione solida è un bisogno molto importante per te, il tuo “sistema di difesa interno” reagisce ai tuoi desideri di realizzazione come se fossero una minaccia per la relazione, dunque da bloccare..
Metti quindi in atto una serie di comportamenti e strategie fallimentari, che ti confermano attraverso i risultati mancati che forse, tutto sommato, fai bene a restare dove sei e a mettere da parte le tue ambizioni professionali.
Per contro invece, ti trovi a dedicare tempo ed energie per realizzare quella routine di vita che altri ritengono “adatta a te” e ti stupisci per il fatto che – nonostante le tue capacità – tu non riesca ad essere apprezzata nella tua azienda o ad intercettare una realtà che possa rendere maggior giustizia alle tue competenze.
Lascia che te lo dica: se quelli che ti poni non sono obiettivi davvero tuoi, difficilmente riuscirai a raggiungerli.
O forse ce la farai, ma appena li avrai raggiunti sentirai immediatamente il bisogno di orientare la tua attenzione verso altro alla ricerca di quell’appagamento che non arriva mai.
Continuerai quindi a sentire di non avere obiettivi nella vita, proprio perché non sono tuoi e questo ti spinge a cambiarli continuamente.
Forse è proprio ciò che stai vivendo ora, ho indovinato?
3MesiXSvoltare
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Definire un obiettivo realistico e insieme motivante: verso la tua self-direction
Come fare allora ad individuare degli obiettivi davvero tuoi, finalmente stimolanti e realizzabili, che ti rappresentino totalmente?
Immagino tu abbia sperimentato la sensazione di motivazione al cambiamento che l’inizio di un nuovo anno o di un nuovo ciclo (come ad esempio la fine delle vacanze estive e la ripresa delle attività a settembre) portano, spingendoti a definire nuovi obiettivi per il futuro.
Sarà capitato anche a te di stilare i famosi buoni propositi di inizio anno o i desiderata per l’ultimo trimestre: cominci un nuovo periodo della tua vita con un sacco di promesse sapendo già di non riuscire a mantenerle, e dopo pochi giorni molli la presa con l’alibi del “tanto non cambia nulla”.
Ma perché succede tutto questo?
La spinta a cambiare vita per realizzarsi potrebbe essere una necessità che senti realmente dentro di te, quindi ecco che, mossa dal desiderio di imitare i tuoi modelli di riferimento e di mettere in pratica i libri di crescita personale che hai nella libreria formuli la tua lista di cambiamenti ideali, spacciandoli per obiettivi.
È a questo punto che qualcosa va storto: come recita un vecchio proverbio popolare, sappiamo bene che “tra il dire e il fare…c’è di mezzo il mare“…E sappiamo quanto il “naufgragar” sia dolce dato che anche nelle situazioni peggiori tendiamo a preferire la stabilità al cambiamento!
Definire l’intenzione di voler cambiare le tue abitudini è il primo passo per riuscire a fissare i tuoi obiettivi, ma non basta per realizzarli!
Approcciarsi alla crescita personale non è solo questione di volontà, ma anche e soprattutto di perseveranza e metodo.
Voglio quindi aiutarti a capire meglio come essere chirurgica nell’individuazione dei tuoi obiettivi, ed avviarti verso le azioni che sono veramente efficaci per migliorare la tua vita.
Comincio quindi a spiegarti quale sia la differenza tra buoni propositi e obiettivi.
La tua lista dei buoni propositi può essere più o meno lunga e più o meno originale.
Non penso però di sbagliare citandoti alcuni esempi: riprendere l’attività fisica, dimagrire o mangiare in modo più sano, trovare un po’ di tempo da dedicare ad una passione, cercare un nuovo lavoro più appagante o semplicemente meno stressante, fare volontariato, riordinare casa e chi più ne ha più ne metta!
Se rifletti bene su queste proposizioni, hanno alcune caratteristiche in comune, te le elenco una ad una:
- molto spesso non sono cose per te realmente urgenti e/o prioritarie, dunque sei poco o per nulla motivata ad intraprenderle;
- sono prive di un criterio di misurabilità che ti permetta di definire un risultato specifico a fronte del quale sentirti soddisfatta;
- sono generiche, nel senso che non danno informazioni precise sui tempi e sulle modalità con cui vorrai procedere.
Se quindi ti stai chiedendo il motivo per cui ti blocchi sempre nella messa in pratica dei tuoi buoni propositi, ecco la prima risposta: perché non sono formulati come OBIETTIVI.
E se non hai un obiettivo chiaro in mente, non potrai certo raggiungerlo!
Vediamo quindi come definire un obiettivo ben formato affinché tu possa smettere di dire “non ho obiettivi nella vita” ed impostarne qualcuno realmente stimolante per te.
Si dice che gli obiettivi siano “sogni con una data di scadenza”.
Questo ti aiuta a capire che la prima delle caratteristiche fondamentali di un obiettivo è essere TEMPORALMENTE DEFINITO: vorrai indicare una data entro cui concretizzare ciò che ti prefiggi di fare.
Un altro aspetto a cui accennavo prima è la necessità di essere SPECIFICA nella formulazione dei tuoi intenti: stabilisci degli indicatori di quantità o qualità o degli elementi che ti permetteranno di MISURARE il tuo risultato ed i progressi che farai nel raggiungerlo. La MISURABILITÀ è infatti un terzo elemento indispensabile affinché un obiettivo sia tale e quindi utile a migliorare la tua vita in modo concreto..
Non dimenticare poi di considerare le tue reali potenzialità e quelle del contesto entro cui dovrai ottenere il risultato: non volare troppo alto e formula il tuo piano d’azione in modo che le azioni programmate siano FATTIBILI e realistiche.
Per finire ti serve un motore e questo sta nella motivazione che avrai per muoverti verso un dato obiettivo, che dovrà quindi essere assolutamente rilevante per te.
Per sintetizzare, puoi ricordare le 5 caratteristiche tipiche di un obiettivo ben formulato memorizzando la parola SMART, le cui iniziali sono date da questi 5 concetti:
- Specifico
- Misurabile
- Achievable (raggiungibile)
- Rilevante (motivante)
- Temporalmente definito
Ora che hai capito che cosa distingue un vero obiettivo dai tuoi soliti buoni propositi, sei pronta per fare questo esercizio: prendi carta e penna e rispondi a questa domanda “Qual è, oggi, l’obiettivo per me realmente prioritario ed urgente?””
A questo punto:
- indaga dentro te stessa le reali intenzioni,
- definisci l’arco di tempo entro cui raggiungerlo,
- i criteri di misurabilità,
- la motivazione che ti spinge a perseguirlo,
- stabilisci ed annota le azioni concrete che ti porteranno a realizzarlo.
Infine dovrai crearti un “sistema cuscinetto” per non perdere la strada nei momenti di difficoltà che si presenteranno e che ti indurrebbero a mollare: scrivi una tua dichiarazione di impegno in cui formuli l’obiettivo ed i motivi che ti spingono a farlo, scrivi anche una lista di alternative del tipo “se-allora” che ti potranno essere d’aiuto nel momento in cui vorrai evitare di impegnarti.
Se ci fai caso, nella check list operativa che ti ho appena illustrato ci sono ben 2 punti attinenti all’area della motivazione.
Rifletti su questo: quanto ti è utile aver individuato degli obiettivi se non sei certa dei motivi per cui desideri raggiungerli?…Se non sei convinta che farai di tutto per portare a termine le azioni che si rendono necessarie per concretizzare.
Utilizzare i modelli della crescita personale senza indagare accuratamente intenzioni e bisogni profondi può portarti davvero fuori strada.
Per questo motivo, ad esempio, E. si è rivolta a me dopo aver investito tempo ed energie nella carriera, in vista della quale era riuscita a raggiungere una posizione di prestigio: quella soddisfazione professionale non le impediva di sentirsi sola e vuota, dal momento che non aveva accanto qualcuno da amare e da cui essere amata.
Ecco perché potrei addirittura arrivare a consigliarti di lasciar perdere gli obiettivi se non hai un reale motivo per raggiungerli e se non hai prima verificato che siano ecologici per il tuo sistema di valori, i tuoi equilibri di vita e realmente soddisfacenti per te. Rischieresti di destinare le tue migliori energie a qualcosa per cui non vale davvero la pena di spendersi per ritrovarti più insoddisfatta e confusa di prima.
Ancor prima di formulare obiettivi quindi, occorre chiarirti le idee su quali siano i tuoi valori e bisogni, che cosa desideri per la tua vita a 360° e come ti vedi nel futuro.
Questo è il motivo per cui nel mio percorso faccio precedere alla fase di definizione dell’obiettivo una serie di attività esplorative che fungono da strumento di “pronto intervento” per chi sente frustrata dal non avere obiettivi nella vita e desidera trovare la propria strada.
Il percorso di scoperta di te stessa e della tua “self-direction” potrà essere a tratti in salita, ma avrà un impatto positivo su vari aspetti della tua vita e sarà assolutamente generativo ed appagante.
Allora, cosa pensi di fare?
Ricominci con i buoni propositi o sei talmente stufa di non avere obiettivi nella vita da voler intraprendere immediatamente il tuo percorso di svolta?
Tra te e il tuo empowerment c’è solo una call di distanza!
CANDIDATI QUI aL percorso 3MesixSvoltare