Come costruire un sano e sereno equilibrio tra lavoro e vita privata

Se da tempo stai cercando di capire come mettere in equilibrio lavoro e vita privata senza riuscirci, sei nel posto giusto: questo articolo è per te.

Ti aiuterà a capire come riequilibrare i tuoi ritmi di lavoro se sono pervasivi su tutto il resto o, al contrario, quanto sia importante dare spazio alla tua realizzazione professionale pur avendo responsabilità familiari e personali a cui attendere.

Se la tua difficoltà in questo momento non è tanto comprendere quanto la sinergia tra lavoro e vita privata sia potente per stare bene e sentirti realizzata, ma piuttosto trasformare quella che ti sembra un’utopia in realtà, anche in questo caso l’articolo di oggi fa per te.
Per cui cominciamo!


SOMMARIO


Realizzarsi con equilibrio tra vita e lavoro: alcune dinamiche che vivi ogni giorno, ma che non stai vedendo

Maria mi ha chiesto aiuto per essere sbloccata dal punto di vista professionale e non appena ha cominciato a fare chiarezza e a ottenere i primi risultati in questo ambito, ha risolto una impasse nella relazione con il marito, grazie al fatto di essersi “centrata” fino in fondo sui suoi obiettivi personali.

Federica, trovandosi in un momento di totale disorientamento nella propria vita, mi ha chiesto di aiutarla a trovare la sua strada e – nell’esplorare insieme le alternative da percorrere – ha capito che la sua relazione di coppia da tempo non rispondeva più ai suoi bisogni, valori e al suo modo di concepire la vita. Da quella consapevolezza a trovare il coraggio di interromperla, il passo è stato breve.

Annalisa mi ha interpellata per aiutarla a risolvere un’incomprensione con il compagno ma ben presto, esplorando insieme i contorni di questa difficoltà, ci siamo accorte che le radici affondavano nel fatto di non aver mai dato spazio alle sue ambizioni. Ha quindi concentrato le proprie migliori energie durante il Percorso per sviluppare le sue potenzialità nell’ambito delle pubbliche relazioni, per realizzare un progetto che desiderava da tempo.

Dando spazio a ciò che per lei era importante, ha naturalmente trasformato le sue parole cariche di rabbia e risentimento verso il compagno in messaggi di entusiasmo per sé stessa e la sua relazione.

È per questi risultati combinati che aver centrato 3MesiXSvoltare sulla realizzazione globale della persona è stata un’ impresa ambiziosa, ma anche una grande soddisfazione!

Ritengo infatti che per una donna oggi realizzarsi con equilibrio sia una sfida complessa ma anche molto più accessibile di quanto comunemente si creda.

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Per comprendere esattamente cosa intendo, è sufficiente che ti concentri su alcune dinamiche importanti che vivi quotidianamente, e che proprio per questo sottovaluti o non vedi per nulla.

Ecco qualche esempio:

  • la frustrazione che mastichi per il fatto di esserti accontentata in passato ti ritorna indietro quando rispondi male ai tuoi figli o a tuo marito,

allo stesso tempo

  • quando sei felice perché il tuo nuovo progetto al lavoro è stato accolto con grande entusiasmo dal tuo team non vedi l’ora di tornare a casa a festeggiare con chi ami.
  • Il viso tirato dallo stress per via del lavoro interminabile che travalica la giornata è diventato il solo “messaggio di benvenuto” che riesci a portare in famiglia.

allo stesso tempo

  • aver affrontato con franchezza il tuo compagno su un discorso importante ti permette di varcare con maggior determinazione anche la soglia del tuo ufficio, e di porre dei paletti dove occorre.

…Lo vedi, ora?

Comprendi come siamo tutte immerse, tu compresa, in un variegato, meraviglioso sistema in equilibrio? Quanto sia potente far cadere una nuova goccia in una parte di questo sistema per provocare un’onda sull’altra?

Un sorriso in casa oggi, può diventare un cambio di lavoro domani.

Una maggior chiarezza su ciò che vuoi oggi, può trasformarsi, domani, nella capacità di cogliere delle opportunità che hai sempre sentito precluse.

Un “NO” messo bene oggi, può evolversi in un nuovo modo di vivere la tua vita, libera dai sensi di colpa e dallo stress.

…Lo senti, ora?

Come tornare in equilibrio se il lavoro è l’ago della bilancia della tua vita?

Forse la tua difficoltà è mettere in standby una routine frenetica e pervasiva di lavoro: stai tranquilla, non sei la sola a considerarla una sfida impossibile eppure tante prima di te ci sono riuscite! Cercare di realizzarsi con equilibrio è fondamentale per tutti gli aspetti della nostra vita.

Anzitutto chiediti di quanta dolcezza hai bisogno per riequilibrare la tua corsa al successo professionale…Lo hai mai fatto?

Io qualche anno fa avevo bisogno di recuperarne molta, soprattutto quando, ad un certo punto, per reagire alla mia estrema sensibilità ho trasformato la mia fragilità in una corazza ed ho cominciato a credere di dover essere emotivamente forte per me e per gli altri.

Puntando poi tantissime energie, risorse, tempo nello sviluppo della mia professione, ho messo l’acceleratore, adottando senza accorgermene modalità “prettamente maschili”.

E sebbene il mio lavoro nella formazione professionale mi permettesse di soddisfare la capacità di “dare” agli altri, stavo cominciando a sentirmi arida.

Puntare sulla performance, sulla produttività, sui risultati richiesti da altri e secondo i ritmi che stavo facendo miei soltanto per appagare la mia “voglia di riuscire”, mi stava portando a perdere una parte preziosissima di me. 

Per recuperare la mia sensibilità è stato necessario  un mare di dolcezza che solo mio marito Davide è riuscito a darmi e a sollecitare in me. Lo ha fatto con i gesti e le richieste di attenzioni, quando io ero con la testa altrove. Con i nomignoli che si inventava ogni giorno per me. Con gli sguardi di amore e supporto.

Solo con il tempo mi sono resa conto di quanto riportare nella quotidianità dei momenti di dolcezza e di fragilità emotiva sia arricchente, anche per la professione. Permette di conservare umanità e di dare reale Valore al lavoro, rendendo etici i risultati.

E tu, che cosa ne pensi? 

In che modo la sensibilità può dare qualità al tuo lavoro ed alla tua vita più in generale?

Ci sono donne che hanno puntato tutto sulla carriera, arrivando però, ad un certo punto della propria vita, a sentire delle forti mancanze in termini affettivi o relazionali.

Ce ne sono altre che, oltre al lavoro hanno costruito la propria famiglia, eppure quando sono sotto scadenze o faticano ad organizzarsi in ufficio, si “bruciano” i momenti a casa, assorbite dall’ansia.

O ancora donne che vorrebbero sentirsi più “complete”, creando una famiglia con il proprio compagno che al contrario non desidera avere figli e cercano ossessivamente gratificazioni professionali perché questo è l’unico modo che conoscono per dare significato alla propria esistenza.

Sono solo alcuni esempi in cui il lavoro viene utilizzato come ago della bilancia della vita nella sua interezza e come principio per valutare sé stesse ed il proprio successo. 

Al contrario, è di primaria  importanza per la nostra serenità poter trasformare il lavoro da “ago della bilancia” ad uno dei tanti pesi da considerare per mettere in equilibrio lavoro e vita personale.

Questo perché il successo nella vita, per me e per chi si riconosce nel mio sentire, è qualcosa di inclusivo e realizzarsi significa anche questo, trovare l’equilibrio.

Per questo non amo le espressioni ormai tanto abusate quanto facilmente comprensibili work-life balance, o equilibrio vita-lavoro…Sottintendono che il lavoro sia una dimensione esterna alla vita, addirittura qualcosa che le si contrappone.

Non a caso molte donne vivono questa dinamica proprio come un conflitto che non sanno risolvere. Se sono ambiziose non sanno schierarsi pro famiglia o pro lavoro, e vengono criticate se, di fronte ad un bivio la loro scelta non ricade istintivamente sulla famiglia.

Ne ho parlato anche con Alessandra, che in questa video-intervista racconta di come ha superato questi pregiudizi culturali ottenendo serenità e soddisfazione.

Il mio Percorso ha infatti lo scopo di aiutare le donne a realizzarsi, senza bisogno di scegliere.

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Dare spazio agli affetti se fino ad ora ti sei focalizzata sulla carriera

Ci sono donne che invece vivono un bisogno complementare a quello di Alessandra: sentono di aver rinunciato troppo sul piano emotivo e di aver esagerato nel dedicare le loro migliori energie e risorse interamente al lavoro.

Magari è stato così anche per te: schiacciare l’acceleratore sulla carriera è qualcosa che forse hai fatto fin da ragazzina, quando privilegiavi lo studio ad un weekend con le amiche oppure quando decidevi di investire i tuoi risparmi sull’ennesimo corso di specializzazione professionale.

Tutto questo ti ha appagato molto, rendendoti soddisfatta di te stessa e delle tue capacità, ma ora non ti basta più perché, quando spegni il computer o rientri dal lavoro, ciò che senti nella tua vita è solo un grande vuoto.

Desideri condividere i tuoi successi con qualcuno che ti ami. Hai un urgente bisogno di costruire un progetto di coppia e, chissà, magari anche una famiglia.

Peccato che non sai da dove partire.

E stai cominciando sempre più spesso anche a mettere in dubbio di saperlo fare…

Se ti riconosci in questo racconto, credo il video di seguito può esserti utile. 

Stare bene equilibrando il lavoro e “tutto il resto” è una scelta che puoi fare ogni giorno

Stai preparando la borsa per la piscina delle tue bimbe, ma la testa è altrove: su quel progetto di lavoro in cui stai letteralmente mettendo tutte le energie e le tue notti insonni.

Quando tutta la casa tace e si raffredda, le piccole dormono ma tu non non riesci, o forse non vuoi, perché tratti il tuo tempo come fosse una spugna da strizzare per sfruttarne ogni goccia utile a farti concludere le spunte sulla tua check-list…

Sono le 20.35 e sei appena rientrata a casa dall’appuntamento con il tuo “super-potenziale-cliente” che si è presentato in studio alle 18.40 con ritardo di oltre mezz’ora.

Un saluto distratto a tua mamma che ti ha tenuto la bimba per tutto il giorno, la piccola che appena ti vede si agita perché non vede l’ora che tu la prenda in braccio per sentire il tuo calore, un po’ di contatto con te, quel contatto che le manca così tanto e che cerca ogni notte alle 4:00 svegliandoti con il suo pianto. È  il suo spazio, quello che sa di potersi prendere solo con te in quel modo, perché in quel momento nessun cliente potrà telefonarti, nessun progetto potrà assorbire la tua attenzione togliendola a lei (… forse)

Stai seriamente pensando di mollare l’ufficio, del resto da quando sei mamma hai cambiato le tue priorità e non ti senti più adeguata in un contesto in cui il modello di efficienza (sebbene mai dichiarato) è quello del “primo ad arrivare ed ultimo ad andarsene”

…Non può fare per te, e anzi, forse ti stai accorgendo che non ti piaceva neanche prima, ma allora era più facile rinunciare alla palestra per 2 ore di straordinario o studiare di notte per via degli impegni di lavoro che sempre più si allungavano sulla tua serata.

Ora che ci sono i bimbi no, e anche se nessuno te lo ha detto chiaramente, tu non ti senti più all’altezza delle richieste e TI SENTI SBAGLIATA in ogni caso: in colpa con lo studio o in colpa con la famiglia, e comunque incapace di aver cura di te stessa.

Quanto dolore e quanto potenziale sprecato c’è in questa situazione?

Quante energie indirizzate verso azioni che disorientano e drenano risorse anziché verso quelle davvero utili per riequilibrarsi ed essere capaci di una nuova e più serena efficacia?

Pensa a quanto spostare la tua attenzione anzitutto su te stessa potrebbe aiutarti a rimettere tutto a fuoco, a riportare i pezzi del puzzle nel giusto ordine.

…Hai paura?

Be’, stai tranquilla: era la stessa che vivevano le donne di cui ti ho raccontato sopra prima di iniziare il loro Percorso di svolta, e di tornare ad essere serene e realizzate, equilibrando nel modo per loro più congeniale i loro bisogni personali, professionali e relazionali.

…Perché scegliere di fare lo stesso è una possibilità concreta che puoi darti ogni giorno.

Creare il tuo equilibrio vita-lavoro è una sfida che riguarda solo te 

Sei anni fa ho deciso di concordare un trasferimento con passaggio di ruolo interno all’ente di formazione per cui lavoravo, passaggio che mi avrebbe permesso di dare un diverso ritmo alla mia vita di tutti i giorni, ritrovando quella serenità che in quel momento sentivo irrimediabilmente persa. 

Scelta che qualcuno al tempo forse ha giudicato come un “facile ritiro nelle retrovie”.

2 anni e mezzo fa ho poi “gettato il coraggio oltre la paura”, lasciando il mio “posto fisso” per dare spazio al progetto in libera professione al quale da tempo lavoravo in parallelo agli studi e al mio lavoro principale a tempo pieno. Un lavoro di responsabilità, interessante, a poca distanza da casa: un lavoro ideale, che però non lo era per me.

Scelta che altri hanno giudicato “folle” o “non conveniente”.  

Le persone compiono o NON compiono le loro scelte per molte ragioni. Ancora peggio alcuni giudicano quelle altrui per non riflettere sulle proprie.

Le mie scelte personali e di coppia hanno sempre avuto come criteri fondamentali la possibilità di costruire uno stile di vita all’insegna dell’indipendenza, della possibilità di stare insieme il più possibile, e di dare spazio alle nostre passioni e competenze. 

Le mie scelte non possono mai prescindere da Valori fondamentali come la libertà, la realizzazione e la ricerca dell’equilibrio.

…Quali Valori sono alla base delle tue?

Se non sai rispondere a questa domanda, prenditi del tempo per farlo, perché questa incapacità sta già condizionando tantissimo, nella pratica, quello che stai facendo e ciò che potrai ottenere o non ottenere in termini di equilibrio tra lavoro e vita personale.

Questo per dirti che se sei alla ricerca del tuo work-life balance NON c’è una mappa standard che possa fare al caso tuo: è invece possibile creare su misura per te una bussola che possa aiutarti a mantenere l’orientamento mentre procedi ad allineare al 100% chi sei, cosa fai, come lo fai, con chi e perché.

Creare il tuo equilibrio vita-lavoro non ha nulla a che vedere con le teorie e i manuali, ma solo con te stessa! 

È il momento di darti il permesso di desiderare di più, e di riuscire ad ottenerlo!

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