Molte donne si rivolgono a me perché sono in un momento della vita in cui sentono di dover cambiare qualcosa.
A volte si tratta di cambiamenti importanti, vere e proprie rivoluzioni.
Se non è così raro “cambiare strada” quando si è molto giovani, è meno frequente decidere di cambiare vita a 50 anni o intorno a quest’età.
Considero i 50 anni come riferimento simbolico per una fase della vita nella quale si è ancora proattive, ma in cui sembra più difficile o addirittura impossibile cambiare rotta, per inseguire la propria soddisfazione.
Sei una professionista e vuoi cambiare azienda, settore, o addirittura vuoi realizzare il tuo sogno di metterti in proprio ma ti frena il pensiero del fallimento o di abbandonare un sentiero sicuro per l’incertezza?
…Oppure è la tua vita privata che senti inadatta, e ti rendi conto che sono state le tue scelte a portarti all’insoddisfazione che vivi oggi, ma temi di cambiare?
Se anche tu ti senti bloccata dalle “paure dei 50 anni”, ti prometto che dopo questo articolo la percezione che hai del cambiamento sarà radicalmente diversa, e potrai cominciare a sentire possibile ciò che ora ti sembra precluso.
Cosa troverai in questo articolo
- Cambiare vita: i primi ostacoli si chiamano irreversibilità e impossibilità.
- Cambiare vita a 50 anni: la paura del fallimento.
- Cambiare vita a 50 anni: la paura del successo.
- Se hai sbagliato in passato, non sei condannata a sbagliare ancora.
- Cambiare vita a 50 anni: l’unica persona che ha voce in capitolo sei tu!
Cambiare vita: i primi ostacoli si chiamano irreversibilità e impossibilità.
Decidere di cambiare qualcosa di fondamentale nella tua vita implica il saper affrontare delle scelte: tema tanto importante quanto delicato e difficile da vivere serenamente.
Le scelte possono riguardare qualsiasi ambito della tua vita: professionale, personale, emotivo, o le tue abitudini. In tutti questi casi potresti sentire il momento della decisione come un ostacolo nel tuo percorso. Ciò dipende da due percezioni opposte che spesso vivono le donne con cui lavoro e che potrebbero destabilizzare anche te.
La prima è la percezione dell’irreversibilità delle tue azioni e delle tue scelte.
Se sei una professionista e senti una sensazione di conflitto tra quello che vorresti fare e la paura di non poter tornare indietro, capirai cosa intendo.
Se vivi un disagio, un sentimento di insoddisfazione quotidiano e non riesci a cambiare per timore delle conseguenze irreversibili delle tue azioni, ecco che anche in questo caso ciò che hai appena letto ti risuonerà.
Senti una specie di aut-aut della vita.
Sappi che molto spesso si tratta di una sopravvalutazione delle conseguenze che le tue decisioni porteranno.
Sono consapevole che alcune scelte, come quelle professionali o familiari, siano molto importanti, ma non per questo devono paralizzarti.
Intendo dire che se ti concentri sull’irreversibilità di una scelta e sul fatto che condizionerà tutta la tua vita per sempre, non avrai mai la giusta serenità per valutarne le reali conseguenze.
Quindi prima di prendere qualsiasi decisione, valuta la situazione con realismo, ricordando comunque che difficilmente esistono percorsi che se imboccati sono realmente irreversibili.
Se l’irreversibilità delle scelte è l’ostacolo percepito più spesso dalle donne in giovane età (pensiamo a chi deve scegliere un percorso di studi…), quello principale per le donne intorno ai 50 anni che vogliono cambiare vita, è la percezione dell’impossibilità.
Ad esempio, se desideri dare una svolta alla tua professione, potrebbe capitarti spesso di ripetere mentalmente alcune di queste frasi:
“Eh ma ormai, a quest’età…”, “E’ tardi, avrei dovuto farlo prima…”, “Ma adesso è impossibile, da giovane forse…”. Beh, sappi che sono alibi!
Non c’è nessuna regola biologica o sociale che impedisca a una donna intorno ai 50 anni di prendere in mano il proprio destino e svoltare completamente, per realizzare un sogno nel cassetto o semplicemente per abbandonare sentieri che non la rendono più felice e realizzata.
Invece di focalizzarti sull’irreversibilità o all’impossibilità delle scelte che vorresti fare, pensa che è proprio questo il momento adatto per compierle, perché sono frutto delle tue esperienze e del percorso che hai fatto, senza il quale forse non saresti mai giunta alla consapevolezza che hai ora. La consapevolezza che è il momento di cambiare qualcosa di importante nella tua vita.
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Cambiare vita a 50 anni: la paura del fallimento.
È innegabile: cambiare vita fa paura e la trappola sociale in cui si cade è che intorno ai 50 anni dovremmo averne ancora di più.
Ma è una trappola, appunto.
La domanda che faccio alle donne che percepiscono questo timore è: “Se fossi certa che tutto andrà come vorresti, che decisione prenderesti?”.
Mi è capitato che mi si obiettasse con un dubbio piuttosto legittimo, ovvero: “Ma se sono quasi sicura che le cose non andranno come vorrei, devo buttarmi lo stesso?”. Il fatto è che quel “non andranno come vorrei” è tanto vago e quanto inutile nella pratica.
Quando provo a indagare più a fondo su cosa significhi, concretamente, che le cose “andranno sicuramente male”, molto spesso non sanno rispondermi.
La paura del fallimento si veste di luoghi comuni, come “In Italia queste iniziative non funzionano”, oppure “Perché c’è la crisi…”, o ancora “Solo i giovani possono fare queste cose”, oppure “Eh sai, il Covid…” (alibi super gettonato ultimamente!). Se ben analizzate, queste non sono condizioni oggettive per un buon inizio.
Ci tengo a precisare che non è mia intenzione spingerti a compiere decisioni avventate: desidero però che tu sia cosciente dei meccanismi che metti in atto inconsapevolmente e che tu riconosca le reali condizioni che potrebbero fare la differenza tra un fallimento ed un successo.
Cambia prospettiva, cambia mindset ed esplora con concretezza le conseguenze che potrebbero derivare dalle tue decisioni e gli scenari che possono aprirsi. Prendi carta e penna e mettiti all’opera con esercizi di specificazione, trasformando l’idea generale di successo e l’idea generale di fallimento in situazioni ben definite, che potrebbero accadere nella tua quotidianità. Solo in questo modo avrai degli strumenti utili per valutare le tue decisioni, anche lungo il percorso.
Cambiare vita a 50 anni: la paura del successo.
Sembra strano e controintuitivo, ma accanto alla paura del fallimento, c’è una paura a volte altrettanto forte, che è quella di avere successo.
Ti capita mai di pensare che non prendi determinate decisioni, non cambi strada, non vivi la vita che vorresti perché sei pigra, procrastini e non sei costante…? Bene, sappi che potresti avere una visione molto distorta della situazione.
Queste sono le spiegazioni che si danno le donne che hanno paura di raggiungere determinati obiettivi, per paura di “perdere” qualcos’altro. Temono di rovinare relazioni importanti o di rompere gli equilibri raggiunti in famiglia o sul lavoro. Se capita anche a te, sai bene che queste paure ti inducono a fermarti.
Ricordo il caso di una mia allieva che durante una sessione del mio percorso si è accorta che stava bloccando la sua capacità di ottenere risultati nel lavoro perché “non riteneva corretto” avere più successo dei suoi genitori, che avevano fatto molti sacrifici per avviare la loro impresa familiare. Questo è uno dei tanti esempi di quei meccanismi irrazionali, che possono sembrare sciocchi dall’esterno, ma che rappresentano un freno molto potente per chi li vive.
Una volta disinnescate queste convinzioni, la capacità di essere efficaci nei propri obiettivi ritorna disponibile, insieme alla sensazione di essere “libere” e molto più lucide rispetto alle scelte da fare.
Se hai sbagliato in passato, non sei condannata a sbagliare ancora.
Affrontiamo ora un tema molto delicato: l’influenza del passato sul nostro presente.
Se senti di trovarti in una situazione che non ti soddisfa, ti verrà naturale chiederti come ci sei arrivata e probabilmente pensi che la tua situazione di frustrazione attuale sia una diretta conseguenza dalle scelte che hai sbagliato in passato. Pensi quindi di essere incapace di scegliere ciò che può farti vivere con soddisfazione e serenità.
Per riportare le cose nella giusta prospettiva, è necessario anzitutto chiarire cosa per te è “giusto” e cosa è “sbagliato”, traducendo questi concetti molto astratti, ancora una volta, in fatti concreti, in condizioni che si possono verificare. In questo modo otterrai un primo cambio di prospettiva importante rispetto ai tuoi “errori”, facendo tesoro della tua esperienza.
Se resti ferma in quell’immobilismo fatto di frasi del genere “Io faccio sempre gli stessi errori”, “Io non so scegliere”, generi energia negativa e ti freni in qualsiasi iniziativa di miglioramento.
Rompere questa bolla di convinzioni errate, significa invece recuperare la fiducia in te stessa, il tuo senso di autoefficacia e rendere gestibili le sensazioni che ti bloccano.
Ti lascio un’ultima nota. Se in questo momento anche tu stai valutando di cambiare qualcosa di fondamentale nella tua vita, e per farlo hai bisogno di investire su te stessa, l’unica persona da ascoltare sei tu.
Probabilmente le persone che ami ti diranno che alcuni cambiamenti sono superflui, che non ti si addicono, che rovinerebbero la tua routine così comoda e tutto sommato felice… Sono spinti certamente dalle intenzioni migliori, ma non sono te. Non provano l’insoddisfazione che tu stai vivendo e forse, per proteggerti, stanno proiettando le loro paure su di te.
Sicuramente non sentono con il tuo cuore, non vedono con i tuoi occhi e non pensano con il tuo cervello. Per quanto bene ti conoscano, non possono sapere che cosa significhi davvero per te una determinata scelta.
La chiave per sapere in che direzione portare la tua vita quando vuoi svoltare intorno ai 50 anni (come a qualsiasi età), è quindi ascoltarti con attenzione: dovrai rivalutare le scelte passate da un nuovo punto di vista, recuperare lucidità rispetto ai tuoi errori, definire la tua motivazione profonda nell’intraprendere una strada ed infine perseguire il tuo scopo fino in fondo.
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